14.9.13

A mille ce n'è, nel mio cuore di fiabe da narrar...


C'era una volta, in un paese vicino ma lontano, un gruppo industriale che produceva soldoni e inquinamento.





Un giorno l'inquinamento venne scoperto.
"Cattivoni!" disse la giudice "Userete i vostri soldoni per bonificare tutto, voglio l'aria profumata di violetta e l'erba verde come a Paradise City".
Ma quei soldoni erano pieni di voglia di vivere, erano sempre in giro. C'erano dobloni che andavano in vacanza alle Cayman, sesterzi che prendevano il sole alle Seychelles... la giudice ne trovò così pochi che dovette raccattare le briciole che il gruppo industriale aveva lasciato in giro. Biglietti aerei usati, barchette sfondate, batterie scariche...

"Ah, allora è così?" disse il gruppo industriale. "Se ci prendi le pile scariche, io metto in libertà i lavoratori!"
Giubilo tra i lavoratori. La libertà, dicevano! Mel Gibson Cuore Impavido è morto, per difenderla, e a noi la danno così, quasi in regalo.




Che persone generose, il nostro gruppo industriale.

A nulla valsero le spiegazioni della giudice, secondo la quale quel 'mettere in libertà' era l'eufemismo del secolo. Il gruppo industriale riuscì nel suo intento, e i lavoratori capirono infine che la libertà era un regalo non del gruppo industriale, ma di quel paese, così vicino e allo stesso tempo così lontano, che avrebbe pagato la cassaintegrazione

E il gruppo industriale, lui sì, visse felice. E in contanti.