24.2.13

CRONACHE DA UN ANNO FRA: Gli smacchiagiaguari


Ultima email dal 2014 da parte di gente che smacchia più dell'omino bianco.

"Buongiorno signor Pau,

come ben sa, esattamente un anno fa la coalizione cosiddetta di centrosinistra ha vinto le elezioni.
Sì, lo so.
Lei ha qualche remora a chiamarla di centro sinistra.
Ma abbiamo vinto, abbiamo smacchiato il giaguaro, il bradipo e anche il grillo, quindi ssssst, M-U-T-O.

smacchiami adesso, fffssssss

Sì, sì, lo so.
All'interno della coalizione ci sono clerici laici come Bindi e Fioroni. Lo so che Bersani, nel fare un un esempio di uomo di sinistra, ha citato Papa Giovanni. Papa. Giovanni.
So anche che il programma per lei era una manica di banalità, promesse, idealismi slavati e belle parole, un mattone sul quale era difficile non concordare e, proprio per questo, buono per tutte le stagioni.
Per tutti gli uomini e per nessuno.

Ma dato che abbiamo vinto avevamo ragione noi.

Ma come? Noi ci facciamo in quattro per andare d'accordo con liberisti e protosocialisti, buttiamo giù righe su righe di proposte innocue e onnicomprensive, idee che potrebbero pacificare il prete e il mangiapreti, l'amministratore delegato e l'operaio, l'ex fascisto con l'ex democristo, l'ex democristo con l'ex comunisto... apriamo una gigantesca catena di friggitorie d'aria e lei che fa?
Critica, critica, critica. Solo critiche, senza proposte.
Sotto sotto pare anche lei uno pseudo berlusconiano.

Mi consenta, a ja ljublju SSSR

Qual è la sua scusa?
Lei dice che nella sua zona il centrosinistra governa da una vita e i comportamenti non si discostano granché da quelli dell'altra parte. Clientelismo, apparati di potere diffuso, lobbismi di provincia.
Blablabla, chiacchiere da bar.
Certo, lei lo sa ma non ha le prove. Cita Pasolini, da intellettualoide schizzato quale lei crede di essere.
Lei lo sa, ma non lo può provare.
Certo. Certo.
Non citarmi a cdc, per cortesia

Non mi cadrà nella trappola del qualunquismo? Cos'è, anche lei un grillino, un populista che non fa distinzioni?
Ahahahah, mi fa ridere. RI-DE-RE.

Perché noi siamo una forza veramente democratica.
Abbiamo fatto le primarie, abbiamo attuato le quote rose, abbiamo un codice etico, non promettiamo la luna.
E poi abbiamo vinto, checavolo. E chi vince c'ha ragione, c'ha.
Continui a leggere Pasolini, che intanto noi governiamo alla facciazza sua.
Siamo il governo del fare... chi è che lo diceva?

Sentitamente suo
sottosegretario Luciano Lombroso"

19.2.13

CRONACHE DA UN ANNO FRA: Il Ritorno del Cavaliere


Incredibile. Tutte le mail hanno la stessa data... il 24 febbraio 2014!
So cominciando a credere negli universi paralleli (che, lo ricordiamo, non si incontrano mai e se anche all'infinito si incontrassero, non si saluterebbero)

Buongiorno sig. Pau,

sono Erminio Mortarutto, Avvocato e, naturalmente, onorevole PDL.  Le scrivo per avvisarla che tutte le riserve da lei sollevate sull'asse PDL-Lega, la coalizione che ha vinto le elezioni del 24 febbraio 2013, sono decadute.
Essa, in un solo anno di governo, ha mantenuto tutte le promesse fatte.
Se non mi sbaglio, lei aveva ironizzato sul simbolo elettorale del PDL dicendo che già quello conteneva nella scritta "Berlusconi Presidente" una mirabile sintesi della strategia del partito: promesse mancate già nel simbolo.

Beh, mi dispiace contraddirla. Berlusconi è appunto diventato Presidente. Della Repubblica, naturalmente, concludendo in maniera ideale il suo straordinario cursus honorum.

Nei primi 100 giorni abbiamo ripreso a fare dell'Italia quel paradiso che era stato per 9 degli ultimi 12 anni, prima del proditorio colpo di stato NapolitanMontiano che ha ridotto il paese al cesso di Trainspotting.

Abbiamo restituito l'IMU, fatto il condono tombale, il condono edilizio, alzato le pensioni, abbassato le minigonne.
Abbiamo continuato a creare refrain sempre più apprezzati, per raggiungere i “TroppoGggiusto!” di Enzo Braschi, vero spin doctor della nostra azione politica. Perciò dopo gli evergreen (Sinistra comunista! Toghe rosse! Devolution! Non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani! Separazione delle carriere! Federalismo! L'AMORE CHE VINCE CONTRO L'ODIO!) abbiamo creato il nostro capolavoro: “è il Signore che ce lo chiede” .
E te lo chiede col sorriso, beeibe

Abbiamo poi continuato a spiazzare l'opinione pubblica, esprimendo la nostra genialità con roboanti colpi di scena, meglio de “I soliti sospetti”. Dopo il contratto con gli italiani, la depenalizzazione del falso in bilancio, il G8 di Genova, la riforma dell'amministrazione pubblica di Brunetta, la continua promessa del taglio delle tasse, la ricostruzione a L'Aquila, i rifiuti a Napoli, il voto su Ruby nipote di Mubarak, le battute sessiste, i commenti positivi su grandi statisti democratici come Mussolini, Gheddafi e Putin, abbiamo raggiunto l'acme della creatività: abbiamo deciso che la colpa di tutto, dopo terroni, romeni, cinesi, maghrebini, fiumi, fiori, governi precedenti, marche di automobili è VOSTRA. Non riusciamo a fare le cose? Colpa vostra, vostra, VOSTRAAAA!

Naturalmente anche stavolta nelle nostre fila abbiamo raccolto solo esseri umani sceltissimi, veri SWAT della politica, gente che è diventata ministro della Repubblica senza prima passare la matura. Dopo Scajola, Calderoli, Castelli, Alfano, La Russa, Giovanardi, Gelmini, abbiamo dato fiducia a la tigre dei Frosties e ad Alf.
Le intercettazioni sono state certamente taroccate, non ho mai detto di aver mangiato quel gatto

Perché noi siamo così... abbiamo le LISTE PULITE! Via Dell'Utri, via Cosentino!
Certo, abbiamo lasciato D'Alì, sul quale gravano le stesse accuse di Cosentino, ma lui è semisconosciuto ai giornali, l'ha detto anche il nuovo Presidente della Repubblica, e se una cosa non esce sui giornali... non esiste, PUFF!

Detto ciò la saluto, con la speranza che provveda a emendare al più presto il suo spazio web.
È il Signore che ce lo chiede .

Buona serata
On. Avv. Mortarutto”

18.2.13

CRONACHE DA UN ANNO FRA: Un Grillo per le teste


Mi sono arrivata alcune mail, stamattina. Hanno data 24 febbraio 2014, fra un anno. Mi sono state spedite dal futuro? Sono la prova di un paradosso spaziotemporale? Dell'esistenza di un universo parallelo? Di uno scherzone?
A voi l'hardware sentenza, intanto vi copincollo la prima. A domani per la seconda.

Ciao Andre',

ti scrivo per dirti come sta andando la vita a un anno dalle ultime elezioni.
Come saprai, il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo ha avuto la maggioranza relativa, sbaragliando gli altri partiti. Giorni e giorni di titoloni... ricordo quello di Libero, sobrio come suo solito: Grilliata di antipolitica.
Brrr.
L'espressione carica di sagacia del Belpetrus cogitans

I partiti tradizionali si sono scatenati e, mentre uno sconosciuto grillino diventava Presidente del Consiglio, hanno continuato a dire che Grillo è un demagogo, un qualunquista, un populista e che i seguaci del Movimento Cinque Stelle sono pecore senza cervello.
Ma sai che ti dico? Ti dico che le accuse di qualunquismo e demagogia fanno ridere.
Io leggo il blog di Grillo da tempo immemore. Criticare con dati di fatto è qualunquismo solo perché colpisce a destra e a sinistra? Quando non le fa Grillo, analisi simili alle sue sono considerate informazione.
Demagogia è seguire o anticipare le voglie del popolo, no? Beh, Grillo fa il contrario: le voglie del popolo le ha costruite. Parlamenti puliti, politica energetica virtuosa, sistema economico più equo...

"[...] e come asserito dal professor Sartori..."

E la terza accusa? La terza accusa, Andre', è fondatissima, e quest'anno di governo l'ha confermata.
Populista, Grillo, lo è alla grande. Lo è nei lati positivi (vedi la geniale unione tra classico e moderno, tra internet e comizio in piazza, che regala alle persone l'illusione di averlo sempre vicino) e lo è soprattutto nei significati orrendi di questo termine: perché è vero che ha dato sfogo alla rabbia di chi si è stancato dello status quo, ma l'ha disposto dentro schemi angusti come slogan.
E lo slogan, lo diceva Daniele Silvestri, è fascista di natura.

Il suo governo ha rafforzato l'idea che avevo prima delle elezioni, a leggere il suo programma.
Proposte spesso condivisibili (vedi il settore energia) e spesso discutibili (quelle su informazione o economia, che non riportavano preventivi di spesa e parevano carenti in fattibilità pratica).
E poi, il lato oscuro, e passami la metafora da nerdacchione. Raramente il Movimento parla di cultura (nel programma proprio non era contemplata!) e raramente parla di diritti civili. Quando lo fa, poi, le voci vanno dall'intollerante al fascistoide. I modi di alcuni candidati e dello stesso Grillo vengono poi puntualmente smentiti da comunicati del M5S, certo. Il Movimento si definisce antifascista, tollerante, impegnato per i diritti civili e di cittadinanza, ma queste smentite, lungi dal risultare convincenti, sottolineano soltanto la confusione tra base, vertice e propaggini locali del M5S.

E non voglio citare l'ottusità e l'intolleranza che trasudano dai commenti del blog, tutto un florilegio di “psiconano”, “casta”, “giornalai” (e chi più ne ha più ne [ri]metta) mutuati dalle parole del comico.

Ezio Mauro pensa all'editoriale della Repubblica di domani

È questo il lato più negativo del populismo Grillesco. La sua deriva lideristica, quasi paternalista. Una robaccia che al sottoscritto pare sconfinare nell'autoritarismo.
Chi non è d'accordo con Grillo -o con i suoi discutibili diktat- può andare fuori dalle palle. L'aveva detto lui, eh. Non è un'invenzione della “casta dei giornalai” cattivi.
Durante l'anno di governo sono continuate le epurazioni. Roba che mi ricorda Josif coi Troskisti, solo con meno pallottole.
(Non a caso, quell'ipocritaccio di Santoro ha finalmente azzeccato una battuta, chiamando Grillo “Giuseppe Casapound”).

Purtroppo Luttazzi fu buon profeta quando preconizzava che Grillo sarebbe diventato leader, Messia, salvatore della patria. Uomo-della-provvidenza.
Ecco qua. Io degli uomini-della-provvidenza mi sono rotto le scatole. Anzi, ne ho il terrore.
E ho paura anche dei loro seguaci. Sì, sì, lo so che la maggioranza dei grillini è composta da gente preparata, colta, stufa di una classe dirigente inconcludente. Ne conosco tanti.
Ma boh, vedo troppo fideismo e troppa opacità nella loro proposta politica, ma certo, non li considero dei minus habens come fa l'intellighenzia.
AddavenìbUffone!

Per dire, anche Bertold Brecht considerava Stalin il paladino degli oppressi.

Tanti saluti
Fabio

P.S.: Quest'anno compi 33 anni, come Cristo. Non farti crocifiggere, eh!”