26.3.12

LA PAROLA DELLA SETTIMANA #5 INDIA

Torno a scrivere dopo una settimana nella quale sono stato qui.
Voi scusare ritardo, please. Per farmi pardon, Vi dico qual è la parola della settimana passata. è

India.

Inutile nasconderlo. Nel mio vivido immaginario, il fascino misterioso dell'India è riassunto in una figura emblematica alquanto spielberghiana.
KALI MAAA - SHAK DIDEEE!

India, India. Come diceva il poeta, quante volte l'abbiamo vista sulla cartina e sottovalutata.
Ora non si può più. L'India non è più il capolinea di musici alla ricerca di se stessi o la patria del fido Kammamuri.
Ora quando parlano di tigre indiana, non si pensa più a Shere Khan, ma all'intraprendenza dell'economia asiatica.

In questi giorni l'India è tornata alla ribalta per questioni di politica estera. Due marinai italiani arrestati e accusati di omicidio, due turisti rapiti (di cui uno liberato).

Ma in verità, cosa sappiano dell'India?
Più o meno una mazza, meno.

I mass media non fanno nessuno sforzo per capirla, come insegnava Tiziano Terzani.
E allora, capirla tocca a noi. Perché fra pochi anni, il terzo mondo da compatire e guardare dall'alto in basso, cocchi, saremo noi.
E non avremo nessun Indiana Jones cui affidarci.
SHOOORTY!

15.3.12

101 metodi per sconfiggere il telemarketing #6


In questo periodo, la politica estera dello Stato Italico è un gran bordello.

E marò che non si riescono a rimpatriare, e blitz che non si riescono a programmare, e ostaggi che non si riescono a liberare.

Colpa della lingua.

L'idioma usato da Dante è sorpassato.
L'inglese lo sanno pochi fortunati, lo spagnolo gli erasmus, il francese le ex top model mogli di pezzi grossi bassottini.

Questa nostra scarsa propensione alle lingue straniere mi ha ispirato un metodo per evitare le scocciature della vendita via telefono.


#6 IL METODO DAN PETERSON

Ore 8, mercoledì mattina. Stai facendo la doccia.

TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRRRRTRRRR TRRRRTRRRR
TRR*Pronto?
- Buongiorno signor Puddu, sono Andrea della Telefraulein, la stiamo chiamando per un'offerta sulla sua linea telefonica che le permette...
- Oooooh ma' frend. Hau ddu iu du?
- Ehm. Non parlo con il signor Puddu?
- Yes, Fain tenx. Ai em veri veri eppi tu tolc tu iu.Uèrariùcamfrom?
- Ehm... Do-you-speak-italian?
- A litol bit, ma' der frend. Du iu spicchinglisc?
- TUUU TUUU TUUU

10.3.12

LA PAROLA DELLA SETTIMANA #4 OSTAGGIO

Ostaggio


Quand'erano piccoli, i miei genitori (o i genitori dei miei genitori) venivano costretti a rigare dritto con velate minacce, che di solito vertevano sulla possibilità di venire rapiti da un uomo nero (in Sardegna i più invocati sono Mommotti, Su Buginu e, dalle mie parti, Su Predi Sconcau, il prete senza testa).

Già ai miei tempi l'uomo nero era diventato più realistico, e i rapimenti venivano trasmessi in tivvù.
Il piccolo Augusto e il piccolo Farouk diventavano tuoi compagni di classe aggiunti.

Farouk prima del rapimento

Bambini ostaggi di
malviventi senza dignità, molto spesso sardi come me, che a incontrarli di notte anche Mommotti se la sarebbe fatta addosso.
Uomini dall'anima nerissima che non furono sconfitti da magie o sortilegi ma -udite udite- da una legge. Una legge impopolare, dolorosa, lesiva delle libertà personale ma, almeno per quanto riguarda i rapimenti di lungo periodo, funzionale.

Quella sul cosiddetto blocco dei beni.
Impossibilitati a pagare i riscatti richiesti, i parenti delle vittime potevano solo sperare nell'umanità (se presente) dei rapitori.

Il fatto è che in poco tempo, i rapimenti-fiume diminuirono fino quasi a sparire. Per usare una locuzione mutuata dall'economia, metterli in atto era diventato antieconomico, vista l'impossibilità a venire pagati.

Ma i rapitori non sono rimasti con le mani in mano. Si sono reinventati, mettendo in pratica un gran numero di sequestri lampo.
I sequestrati sono diventati ostaggi lampo. L'ultimo a Sassari, pochi giorni fa.

Ma all'estero.
All'estero non c'è il blocco dei beni. Esistono riscatti milionari, scambi con altri prigionieri. Per restare in ambito economico, esiste tutta una serie di esternalità positive legate al sequestro, che spinge ancora oggi a metterlo ancora in pratica.
Come ai tempi dell'Iliade.
Un crimine odioso, spesso definito 'da bestie', che le cosiddette bestie non si sono mai sognate di mettere in pratica. Avete mai sentito di un pastore tedesco che tiene in ostaggio un cincillà?
Rispondo io per voi: No.
Perché il rapimento è il crimine più umano (e assieme antiumano) che esista.

E quando leggo notizie beffardamente fasulle che parlano di ostaggi innocenti rilasciati, o di blitz falliti in maniera disastrosa che lasciano a terra gli ostaggi innocenti, crivellati da pallottole, mi viene da pensare a una cosa.

Che rivoglio Mommotti.

8.3.12

C'è un paese


C'è un paese pieno di gente furba che sa come vincere un appalto.

C'è un paese vuoto di bella gente andata via per un'opportunità.

C'è un paese che mortifica le idee.

C'è un paese che perdona solo se glielo dice un prete.

C'è un paese che il vero problema sono sempre gli altri problemi.

C'è un paese che elegge politici ciccionazi che latrano stronzate contro il volontariato.

C'è un grande paese piccolopiccolo che sogna di vincere il grandefratello.

E c'è un piccolo paese grandegrande, pieno di striscioni, che attende col cuore in gola il ritorno di una grande sorella.

Liberate Rossella Urru, prendetevi Borghezio.

6.3.12

101 metodi per sconfiggere il telemarketing #5


Ci sono giorni che passi praticamente 18 ore di seguito davanti a un computer.
Utilizzando i programmi più diversi, dal foglio di calcolo alla crac per photoshop (si scherza, eh, signor Adobe).

E capita, in quei giorni, che prima di andare a letto non ti ricordi nemmeno più come si parla.
E infatti non parli. Anche perché non sapresti con chi, visto che dormi da solo.

Ti fai capire a gesti.
Da chi? Ecco, lì sta il problema vero, dato che continui a essere solo.

Certo, per certi esseri umani perdere la favella sarebbe un gradino in avanti nella scala evolutiva, viste le minchiate che riescono a sparare da sapiens sapiens loquens.
Ma per te no.
Ecco perché il 5° metodo per resistere ai televenditori (senza ricorrere al torpiloquio o al cric della FordFiesta) è dedicata a chi del non favellare ha fatto arte comica.

#5 IL METODO HARPO MARX


Ore 15, sabato. Sei immerso nella siesta pomeridiana del weekend, un must.

TRRRR TRRRR
- Pronto?
- Buongiorno signor Bloch, sono Andrea della Telefraulein, la stiamo chiamando per un'offerta sul suo traffico telefonico.

- …

- Un'offerta veramente vantaggiosa, che le permette un risparmio anche del 50% rispetto alla sua ultima bolletta!

- … [Suono di trombetta]

- Ehm. Lei che tipo di chiamate fa? Brevi e numerose, lunghe e occasionali, o medie e sonfattimiei?

- … [Nota prolungata di armonica a bocca]

- Signor Bloch, ci dev'essere un'interferenza. Non la sento più. È ancora al telefono?

- … [Rumore di tornio]

- È caduta la linea? Signor Bloch? Signore?

- … [Barrito di elefante in amore]

- TUUU TUUU TUUU

2.3.12

LA PAROLA DELLA SETTIMANA #3 PECORELLA

Pecorella.

No, non lui.

Ecco, lui.

Il nuovo simbolo dell'idiozia, il martire della stupidità che provoca sfaceli.

Mi rivolgo direttamente a te.
Hai tante colpe, Marco Bruno.

La prima colpa è quella di aver fatto perdere buona parte del consenso popolare alla lotta di cui fai parte.

La seconda colpa è quella di aver fatto moltiplicare, in questi giorni, le citazioni ad minchiam.
Due su tutte.
1) Pasolini che parteggiava per i poliziotti/proletari versus studenti/borghesucci a Valle Giulia.
Ebbasta, dai. Non se ne può più. Di tutto Pasolini si citano SEMPRE e SOLO quelle parole.
Estrapolandole in maniera oscena dal contesto in cui furono scritte, tra l'altro.

[chissenestracatasbatte mode on]
La prima volta che seppi di quello scritto di Pasolini fu tantissimi anni fa, da un editoriale di Antonangelo Liori sull'Unione. Devo ancora avere quell'editoriale che ritagliai e misi da parte (il fatto che Internet a quei tempi fosse per me una chimera mi riduceva a CONSERVARE UN EDITORIALE DI LIORI, che io possa bruciare per questo motivo).
Anche lì, il PPP era citato a sproposito. Ma io mica lo sapevo.
[/chissenestracatasbatte mode off]

2) Tu che ti dici ispirato da Peppino Impastato.
Ho sentito bestemmie meno deprimenti. Barzellette meno astruse.
Ma io dico... come si fa? Come si fa a confondere a questo modo coraggio e codardia, provocazione e vigliaccata, acume e ottusità?

Ammetti di aver sbagliato, non aggiungere porcherie a porcherie. E tappati quella boccaccia inutile.