19.6.09

Il fumetto e la pedofilia (3)

Potete leggere le prime due parti di quest'intervento qua sotto:

Il fumetto e la pedofilia (3^ parte)

Per fortuna, però, non sempre il fumetto è censurato. In teoria, il fumetto è un mezzo che ha più libertà, meno controlli preventivi rispetto a tv e cinema. E questo può portare a una ricchezza maggiore nei temi e nell'espressione di questi.

Ci sono bellissime opere “adulte” nel fumetto popolare, come Percezioni, storia dell' Uomo Ragno scritta e disegnata da Todd McFarlane. In questa storia uno dei personaggi più amati dai ragazzi -ma anche un'icona fortissima della cultura popolare, spesso liquidato in maniera semplicistica, come fosse una "americanata"- è il veicolo con cui McFarlane tratta di violenza sui ragazzi, tema caro all'autore, intrecciandolo con la laggenda del Windigo, una creatura della tradizione indiana. Ciò che fuoriesce è il grido di dolore dell'autore per la violenza dell'uomo, e dell'uomo adulto, verso la nuova generazione. Violenza che si esprime anche con lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali.

Anche il pluripremiato Frank Miller, autore di Sin City, ha trattato il tema nel breve ma intenso racconto Notte silente.

Lo stesso
Batman che Wertham additava come pederasta, ha ospitato sulle sue pagine un racconto di Andrew Vachss, un avvocato di New York che accetta solo cause a difesa di minori, da cui non si fa pagare.
Cito da un articolo di Piergiorgio Pulisci: “Vachss è più di uno scrittore. È un guerriero. Quella che lui combatte è una guerra contro la pedofilia e la violenza sull'infanzia. Caccia i pedofili su Internet; compra di sue spese ragazzine thailandesi vendute un tot al chilo e le porta negli Stati Uniti per darle un futuro affidandole in adozione a famiglie americane; sostiene un'associazione chiamata Protect, che combatte la pedofilia negli Stati Uniti. Vachss non sta a guardare. Vachss vive quello che scrive. Vachss guarda il male negli occhi. Sembra più un personaggio dei suoi romanzi, piuttosto che una persona reale. Ma per fortuna è vero.”

Già, per fortuna Vachss è reale.
E per fortuna il fumetto non sempre è demonizzato, ma viene anche utilizzato per comunicare in maniera diretta, grazie alla forza del suo linguaggio.
Nel 2005, ad esempio, il fumetto è stato utilizzato in ambito istituzionale dalla regione Sicilia, che ha cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica proprio sul tema della pedofilia, con un breve fumetto giocato sul tinte slavate e parole semplici, dirette, adatte ai bambini.

Cuore Innamorato, il fumetto edito dalla nostra associazione, come detto, è un racconto. È una storia che dentro Chine vaganti amiamo molto, e l'abbiamo amata dal primo momento in cui l'abbiamo letta. Christiano Pahler ha tratto un episodio di un suo film (di cui qua sotto potete ammirare il trailer) da questa storia.


Perché tratta un tema pesantissimo, come la pedofilia e la violenza sui minori, in una maniera diversa, sbilenca, e perfino dolce.
È raro vedere un tema così difficile affrontato con delicatezza, senza incappare in cali di tono squallidi, o retorici, o patetici.
Il fumetto di Pili e Concu è un pugno allo stomaco, come qualunque cosa che riguardi il tema, sia esso una notizia al tg, o un film... ma è anche un tentativo che il fumetto fa per mostrare la sua ricchezza, le sue doti comunicative.
Una ricchezza che è certamente utile nella conoscenza del fenomeno e che è l'unica arma in grado di sconfiggerlo.
Non solo la censura, quindi, ma la comprensione.
Anche le favole sono ricche di orchi, streghe, regine cattive, che se la prendono coi bambini. Il pericolo della generalizzazione censoria, lo sbaglio di far di tutta l'erba un fascio, sta proprio nel creare un unico guazzabuglio, in cui non si parli realmente di violenza sui bambini ma solo dello scandalo vuoto che parlarne può provocare.

In italia si cerca infatti di evitare l'argomento. Mentre è solo conoscendolo che esso si può affrontare e combattere. Una conoscenza che deve partire dalla famiglia, dalla scuola, dagli educatori. Come stasera questa conferenza sta facendo.
La prevenzione è in mano agli adulti, che devono stare vicini ai giovani, dialogare con loro, anche con i mezzi a loro più vicini.
Quindi, anche con il fumetto.

(Si ringraziano Massi Marongiu per l'aiuto e alcuni spunti, e http://www.abusi.it/comics.html, http://digilander.libero.it/pokeplanetpage/italiapregiudizi.htm, http://www.fumettidicarta.it/Garage_Ermetico/BAT_P/Batman.htm e altri per i contenuti)

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