23.5.09

Nuova grafica del Blog di Radio Punx

Dopo alcuni giorni di lavoro e di lotta all'ultimo sangue con html, xml e javascript vi annuncio, carissimi lettori, che è pronto il nuovo blog di Radio Punx!
Anzi, il blog non è nuovo, dato che l'indirizzo è sempre
http://radiopunx.blogspot.com/ ,
ma è RINNOVATO.

Nella grafica e nei contenuti.

Grazie a queste novità, potrete scaricare il primo episodio della serie, voi che non l'avete acquistato dalle mani capienti e avide di denaro degli autori.
Si, lo so che è un'opzione che hanno tutti i blog di fumetti, ma come al solito ci piace arrivare in ritardo. Come dicevano nella buonanima della posta di Dylan Dog, nun ce rumpete.
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLM8_zXBCEY1wOY_7bafK9hSMUZKr4_mFp-KJE15QvaRhOEyAl5iAnge650P81rxAnnZzXfGdK6RmEdMbCnBTkwc8QBZA3dSpVVsInloUIFFz4WnamYOftFukPSu2v5APGADiCCKr3SL0/s400/COVER1LITTLE.jpg
Scaricatelo da QUESTA PAGINA e fateci sapere cosa ne pensate.
I vostri commenti saranno letti attentamente prima di essere cestinati senza pietà.

20.5.09

Povera Patria

Il TG4 delle 13.30 oggi non ha dedicato nemmeno un minuto alla sentenza del Processo contro l'avvocato inglese Mills. Io pensavo che qualche scribacchino tuonasse contro la giustizia a orologeria, o contro le toghe rosse (vero evergreen berlusconiano).
Invece no, Fede ha preferito non dire nemmeno una parola. Ha parlato del caldo torrido, della crisi che sta finendo, in un florilegio di news da stigrancazzi.
"E ti stupisci?" mi chiedono.
E beh, si. Capisco anche il falsamento delle notizie (vedi Studio Aperto di ieri), ma non la loro scomparsa. Non quella, perché mi sento pezzo di merda io in luogo di Fede.

Comunque.
In questo felice giorno per la salute dell'informazione italica, la notizia è che nel Sud della Sardegna sono sbarcati una decina di clandestini africani.
In Sardegna!!! Poverini.
Io mi sono voluto piegare all'allegra ondata zerotollerante di questo periodo per questa simpatica vignetta.

12.5.09

Il fumetto e la pedofilia (2)

Prima Parte

Il fumetto e la pedofilia (2^ parte)

In Italia evidentemente interessa poco la sessualità dell'uomo pipistrello, ma negli ultimi 20 anni sono state comunque portate avanti crociate varie contro cartoni animati, fumetti giapponesi e fumetti horror, come Dylan Dog.

[ © SBE]

Le crociate contro Dylan Dog sono -oramai- storiche ma rimangono del tutto fumose. Infatti, non esiste un personaggio dei fumetti più politicamente corretto di lui: è vegetariano, rispetta gli animali, rispetta i bambini, rispetta l'ambiente, non si droga, è un ex alcolizzato che non beve più perché ha capito che non porta a nulla, ecc ecc.
Che palle!
Insomma, pur essendo Dylan Dog una sorta di frate trappista (se si escludono le donne -di cui si innamora sempre, of course- che gli occupano il letto ogni mese), i censori avevano da ridire anche su di lui.

Comunque.
Molti di voi conosceranno Dragon Ball. E molti di voi conosceranno il MOIGE e la sua opera di "Monitoraggio dei palinsesti televisivi per un’ azione di controllo ed analisi della programmazione destinata ai minori.”

Opera meritoria, se non fosse eseguita in maniera rigida e spesso ottusa.
E quasi non ce ne sarebbe bisogno, dato che gli anime (i cartoni animati giapponesi) da noi vanno in onda in forma giù mutilata e/o modificata rispetto all'originale.
Nel 1998 il MOIGE fece causa alla Star Comics, editore del manga di Dragon Ball, imponendo una censura perché il fumetto fu accusato di essere portatore di contenuti pedopornografici. La stessa Star commentò: La gente ha bisogno di mostri da incolpare, e i media li trovano. Ovunque. Dopo qualche settimana, comunque, tutto si è calmato, e le cose sono rimaste in sospeso nell'aria. Nel frattempo è partita la ristampa degli anime comic di Dragon Ball, e proprio in Aprile uscirà di nuovo l'albo con la scena in questione. Ovviamente censurata.

Un analogo provvedimento (anzi, le copie furono ritirate), fu attuato nei confronti delle Edizioni Topolin, colpevoli di aver pubblicato l'opera di Miguel Angel Martin Psychopathia Sexualis. Un fumetto, spiegava il suo editore, "per adulti, dai contenuti piuttosto forti", certo.
Ma un'opera in cui l'utilizzo della violenza contro i minori è un esplicito atto d'accusa alla nostra società, alla sua sempre maggiore spersonalizzazione.

Davide Toffolo, autore di fumetti, ha affermato che, se si fosse trattato di un "libro", non sarebbe successo. E' vero. Nessuno si è mai permesso di dire che il Satyricon di Petronio “travia” il lettore, malgrado le numerose figure di pederasti che popolano il frammento dell'opera latina.
E qui ci ricolleghiamo allo sforzo necessario che va fatto per comprendere un'opera di ingegno. Essa porta semplicemente un punto di vista, quello del suo autore, su cui va fatta una riflessione.
Senza riflessione, la lettura è solo passività.

Lo stesso Toffolo in molti suoi fumetti e nelle canzoni del suo gruppo, tratta principalmente un tema, l'adolescenza. Lo fa in maniera dolce ed emozionale, ma spesso, comunque, cruda. Come crudo è quel periodo della vita.
Non mostrare il lato oscuro dell'esistenza non rende il lettore meno cattivo.
Lo rende solo più ignorante.
(Fine seconda parte. Continua)

(Si ringraziano Massi Marongiu per l'aiuto e alcuni spunti, e http://www.abusi.it/comics.html, http://digilander.libero.it/pokeplanetpage/italiapregiudizi.htm, http://www.fumettidicarta.it/Garage_Ermetico/BAT_P/Batman.htm e altri per i contenuti)

6.5.09

X-men le origini: Wolverine

La sospensione dell'incredulità è quel particolare procedimento che ci permette di godere di un'opera di fantasia accettandone implicitamente le regole logiche.
In questo modo, possiamo goderci le avventure di un uomo vestito in calzamaglia che svolazza per i grattacieli di NY credendosi un ragno.
In questo modo possiamo accettare che un ranger de Texas riporti l'ennesima ferita alla tempia (rigorosamente di striscio) senza ulteriori conseguenze, nemmeno una piccola emicrania.

Grazie alla sospensione dell'incredulità, possiamo credere che esista un personaggio come Wolverine, capace di mostrare gli artigli durante la guerra di secessione, durante la Grande Guerra, persino in Vietnam.
Ma c'è un carattere della narrazione a cui la sospensione dell'incredulità non si può applicare.
Quale? Elementare, Watson.
I buchi della sceneggiatura.
Quando ci sono quelli, putroppo, il mio senso di ragno pizzica.
E quindi mi chiedo.
Dove li prendono i cattivi, nelle megaproduzioni americane?
Alla lidl, in offerta 3x2?
Mi è venuto il dubbio quando il caporione della classica base segreta si è premurato di rivelarci che l'unico modo per scalfire il nuovo scheletro di Logan è sparargli con pallottole di adamantio. Mi è venuto il dubbio perché ci dà questa sconcertante notizia solo subito DOPO avergli mandato addosso poveracci dotati di armi di tutti i tipi (dalle cerbottane ai bazooka) ma senza una cazzo di pallottola di quel tipo. Ha speso mezza finanziaria USA per ammazzarlo quando bastavano due pallottoline grigio metallizzate!
E poi.
Perché il cattivissimo fratello di Logan, che cerca per tutto il film di ucciderlo, alla fine decide di combattere al suo fianco, come all'inizio della storia?
Si è ravveduto senza spiegazione logica per fare bella figura prima dei titoli di coda?

Mah.

Resta da dire che, se ci si dimentica di queste prese per il culo narrative (e di altre incongruenze cronologiche con la saga degli uomini X, che non cito), il film è divertente.
Hugh Jackman ci regala un Wolverine perfetto, dotato di quell'insofferenza alla disciplina e di quell'umorismo cinico che da 40 anni è il suo tratto distintivo.