28.1.09

Protezione civile - Una storia a fumetti

Come dice anche il quotidiano sardo più famoso, in questi giorni le scuole della Provincia del Medio Campidano sono state omaggiate di un albetto a fumetti che racconta cos'è e cosa fa la Protezione Civile Italiana.

Il lavoro è stato realizzato interamente dall'Associazione Culturale Chine Vaganti, di cui mi pregio di far parte, in collaborazione con Protezione Civile e Provincia del Medio Campidano.

Precisamente, la parte relativa ai testi è stata sfangata da me, Marcello Lasio, Massimiliano Marongiu, Daniele Mocci.
I disegni sono opera del duo (degno di Montanari & Grassani e Grattachecca & Fichetto) Vinci-Figus.
La colorazione è degli allegri Maurizio Nonnis e Luca Usai.

La realizzazione finale ha soddisfatto noi e i nostri committenti.
Di mio, ricordo che la mia parte di sceneggiatura fu scritta in nave, mentre mi recavo a Roma per sopraggiunti e imprevisti motivi di lavoro, e inviata via mms (ancora i miei soci mi prendono per il culo!) per non toppare la data di consegna. Tralascio le simpatiche invocazioni vudù che condirono quel viaggio, capitato proprio al momento giusto (più o meno lo stesso, perfetto, tempismo di un attacco lacerante di diarrea durante la discussione della tesi di laurea).
Comunque tutto bene ciò che finisce bene.
clicca sulle tavole per ingrandirle

Se vi va di leggere la ministoria sceneggiata da quell'amico di maria che è Marcello Lasio, cliccate QUI!
Se invece morite dalla voglia di vedere cosa ha combinato quel diavoletto biondo di Daniele Mocci, cliccate QUO!
Causa mancanza di blog, dovrete tenervi la voglia di leggere le parti di raccordo scritte dal nostro Lucio Fulci, MM.

Alla prossima.

24.1.09

Orlo Macchina # 5

Ecco a voi il quinto episodio di Orlo Macchina.
L'unico fumetto seriale che esce quando mi pare e piace.
clicca sulla tavola per ingrandirla

episodi precedenti
ORLO MACCHINA n.1
ORLO MACCHINA n.2
ORLO MACCHINA n.3
ORLO MACCHINA n.4

19.1.09

Nacque, nocque

Bettino Craxi morì esattamente nove anni fa.
Morì ad Hammamet, da latitante.
Negli ultimi anni varie voci hanno cercato di rivalutarne il ricordo.
Da destra e da sinistra, in politica.
Ma non solo nella politica.
De Gregori, per sempio, ha detto "Se ripenso a Craxi credo che intellettualmente sia molto superiore a tanti politici di oggi".
Sono d'accordo.
Ma la mia non è una rivalutazione di Craxi. Anzi. È semplicemente una constatazione amara, che nel confronto fa perdere di ulteriore valore la classe politica odierna.In ogni caso, malgrado la mia mancanza di stima per il personaggio Craxi, non posso certo negare che la sua sia stata una figura fondamentale per la politica italiana del ventesimo secolo.
E mi va di ricordarlo con alcune frasi.
Due sono di comici famosissimi. Quella che la intermezza è una parte di un suo discorso, di certo coraggioso e privo di ipocrisia. Dopodiché, la pianto con le commemorazioni, che questo blog sta assomigliando ad un cimitero.

"La cena in Cina... c'erano tutti i socialisti, con la delegazione, mangiavano... A un certo punto Martelli ha fatto una delle figure più terribili... Ha chiamato Craxi e ha detto: «Ma senti un po', qua ce n'è un miliardo e son tutti socialisti?». E Craxi ha detto: «Sì, perché?». «Ma allora se son tutti socialisti, a chi rubano?» [Beppe Grillo, durante una puntata di Fantastico nel 1986. Dopo questa battuta fu cacciato dalla rai per alcuni anni.]

"[...]E tuttavia, d'altra parte, ciò che bisogna dire, e che tutti sanno del resto, è che buona parte del finanziamento politico e' irregolare od illegale. I Partiti specie quelli che contano su apparati grandi, medi o piccoli, giornali, attività propagandistiche, promozionali e associative, e con essi molte e varie strutture politiche e operative, hanno ricorso e ricorrono all'uso di risorse aggiuntive in forma irregolare od illegale. Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest'aula, responsabile politico di organizzazioni importanti che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo (e nessuno si alzò o giurò in senso contrario, ndcarburo): presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro" [Bettino Craxi, discorso alla Camera del 29/04/1993]

"Chissà tra cinquant'anni che scriveranno nell'epitaffio di Craxi, per me basterebbero due parole: «Nacque, Nocque», fine della situazione" [Benigni, E l'alluce fu, pag.125]

18.1.09

Un film: The Spirit

Frank Miller è un geniale autore di fumetti.
Però.
Il suo primo film da regista, The Spirit, non mi è piaciuto affatto.
Perché?
Perché non riesce a fare ciò che solitamente a Frank Miller, sulle pagine dei suoi fumetti, riesce benissimo.
Non riesce a raccontare, cazzo.
Non riesce ad appassionare al racconto, o ai personaggi.

Il film, così come è costruito, è un'accozzaglia di cliché con molta forma e poca sostanza.
Molta forma, perché le inquadrature sono seducenti, azzeccate, epiche nella loro magniloquenza.
Molta forma, perché la fotografia è giocata di contrasti fortissimi, di neri pieni e saturazioni dal forte impatto.
Bellissima, ma già vista. In Sin City. E in Sin City, maledizione, c'era una narrazione calibrata, forse anche fighetta ed eccessiva, ma C'ERA!
(Tra parentesi, già nella grafica il cartellone di The Spirit ricalcava quello di Sin City... ora, vabbé che entrambi hanno l'impronta di Frankone, ma questa ombra iconografica comune, anche se molto cool, a me sa di forzatura).
Dicevo.
La narrazione, in The Spirit, è invece priva di ritmo, è macchinosa, banale, vuota.
Appunto, c'è poca sostanza. Nessun sussulto, manco un sospiro di sollievo finale. Tanto, vista la (certamente voluta, ma non azzeccata) quantità di cliché del genere che Miller ha immesso nella vicenda, nel finale la speranza di venire sorpresi era già bella che sepolta.

Menzione d'onore per lo strepitoso Samuel L. Jackson (azzeccato, bravissimo, sornione e figlio di puttana quanto serve per dare vita ad un cattivissimo e malgrado tutto amabile Octopus), e anche per Gabriel Macht, a suo agio con la stilosissima cravatta rossa di Denny Colt.

Minzione d'onore (ergo una bella pisciata alla facciazza sua) alla prima fatica cinematografica di Frank Miller. Sarà che da lui mi aspetto sempre il meglio e The Spirit, purtroppo, non lo è.

A riprova del fatto che i gusti sono questione squisitamente soggettiva, comunque, segnalo la recensione del socio Marcello Lasio. Potete leggerla QUA!

P.S.: Menzione speciale anche per il tipo che si è visto il film a fianco a me. A tre quarti del film ha detto all'amico che era con lui “Dopo aver toppato la festa di Capodanno, abbiamo toppato anche il film (era la sera del primo gennaio 2009, ndcarburo), bella gagara ”.

Per fortuna che a capodanno ho lavorato.

12.1.09

Dieci anni

Questo post non sarà originale, ma tant'è.

Come cazzo posso esimermi dal dare il giusto tributo ad una persona così grande?
Ad una persona che ha scritto genialate del tipo "Lo sa che io ho perduto due figli"
"Signora, lei è una donna piuttosto distratta" (da Amico fragile)?
Come? Come faccio?
Dedico questo pezzo al mio socio Simone, che adora la persona in questione.
Dedico questo pezzo alla popolazione della Sardegna, legata a filo doppio alla figura di questo anarchico in musica, che imparò sa limba per poter parlare in dialetto con il pastore della sua tenuta sarda.

Riposa in Pace, Fabrizio De André (1940 - 1999).

10.1.09

E stanotte si suona!

Stanotte, sabato 10 Gennaio 09, primo live dell'anno per gli Indonesia e primo live in assoluto per il nuovo progetto che mi vede alla voce e alle coreografie sexy... i MR TIBYA!

Qua sotto il manifesto realizzato dal nostro caro bassista Mullah.
Si suonerà al nostro allegro paesello, in un'allegra mescita di bevande.
Venite a trovarci...
Ma anche no.
Tanto ci pagano uguale.

2.1.09

Spruzzi di Ottimismo

Cagliari, Primo Gennaio 2009.
Muro esterno della Stazione Arst.
Auguri.