21.10.08

Un libro - Mani Nude di Paola Barbato



Mani Nude
è un romanzo scritto da Paola Barbato, penna di Dylan Dog.

È un romanzo che suggerisce alla mia mente alcuni aggettivi.
Disturbante.
Citazionista (si, lo so, è un aggettivo orribile, ma la mia mente non è schizzinosa).
Ammaliante.

Disturbante perché per tutta la sua durata si deve combattere contro una morsa allo stomaco. E non perché sia un libro particolarmente violento,anche se parla di violenza.
No.
È disturbante perché porta a guardare dentro il lato sbagliato dell'animo umano.
Costringe a farci i conti. Ci obbliga a considerare il nostro lato socialmente scorretto, cattivo, come un'eventualità verosimile.

Citazionista perché al suo interno riecheggiano sia il colto suggerimento shakesperiano che la triste moda televisiva dei reality show. La porta rossa attraversata spesso dai protagonisti ci porta dentro un affascinante Grande Fratello a eliminazione fisica (che era anche lo spunto iniziale per un mio pseudo testo teatrale, mai finito, ormai destinato al cestino) che aiuta a rendere ancor più caustica l'atmosfera del romanzo.

Ammaliante perché parla del male e di affetti veri, del dolore e dell'amore, e ci costringe a non mollare il libro fino al beffardo finale.
E poi perché utilizza un linguaggio misurato e una prosa secca, con stacchi cinematografici che si inseriscono alla perfezione nell'ininterrotto flusso della narrazione.

Per dare un'idea, ecco la descrizione di un personaggio, tanto sintetica quanto esauriente: “Zeus era l'esatto contrario del superfluo. Era un uomo d'essenza, di sostanza.” (pag.115)

Consigliato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)