13.12.07

Sardabanda_I Fun Key!

“Colorando il nero e il bianco” è il titolo della seconda demo dei cagliaritani Fun Key, dischello strepitoso uscito nel 2006!

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I Fun Key sono una band formata da quattro giovani musicisti sardi che stanno assieme dal 1999 (con vari cambi di batterista) e che produce musica che potrei definire solamente come “viva”. Un miscuglio libero e strafottente di rap, funk, acid jazz e rock in salsa kasteddaia che si fa ascoltare a ripetizione.

Ascoltando la loro musica e sbirciando tra le loro influenze sui siti www.funkey.it e www.myspace.com/funkeys si ritrovano nomi importanti della musica come George Clinton e James Brown, e gente come i Red Hot Chili Peppers che, dal puro meticciaggio musicale dei primi album, si ritrova ora a sfornare pretestuosi dischi doppi dentro i quali si possono trovare al massimo uno o due spunti decenti…

E se i dischi dei Red Hot Chili Peppers non sono più freschi come una volta, figuratevi la scena musicale sarda, penalizzata da mancanza di spazi e dai soliti vecchi problemi. Per fortuna, però, esistono gruppi come i Fun Key. In un panorama in cui impera la logica del già visto e del già sentito, tanto che i gruppi più pagati dai locali sono coverband (pur validissime tecnicamente) che ricalcano la scaletta della serata sulla top ten settimanale, i Fun Key si propongono con una manciata di brani originali e dal coraggioso spirito funk.

Le ritmiche sono selvagge, intriganti e orecchiabili e i testi hanno una vigorosa spinta rap. Le parole delle canzoni, sempre ispirate (a riprova del talento di chi le ha composte), parlano di argomenti vicini alla vita di ciascuno e anche della particolare forma di odio/amore che la band ha per la nostra Isola e i pregi e difetti della sua gente. Tutto il disco è ad alti livelli, ma alcune canzoni si elevano maggiormente.

Cito almeno Indianapolis, Funky Blitz e Ciuccellami il Funk!

Trovate I Fun Key a questi link

www.myspace.com/funkeys

3 commenti:

Anonimo ha detto...

EH BRAVO CARBURO!CONCORDO PIENAMENTE LA TUA MINI RECENSIONE RIGUARDO A QUESTO GRUPPO FINTROPPO SNOBBATO DA CHI ORGANIZZA I POCHI EVENTI A CASTEDDU.SPGNIAMOLI UN PO STI RAGAZZI!

Anonimo ha detto...

<< figuratevi la scena musicale sarda, penalizzata da mancanza di spazi e dai soliti vecchi problemi. Per fortuna, però, esistono gruppi come i Fun Key. In un panorama in cui impera la logica del già visto e del già sentito, tanto che i gruppi più pagati dai locali sono coverband (pur validissime tecnicamente) che ricalcano la scaletta della serata sulla top ten settimanale, i Fun Key si propongono con una manciata di brani originali e dal coraggioso spirito funk.>> Non son o proprio daccordissimo con cio' che hai scritto....ci sono valanghe di band in Sardegna,che nulla hanno a che fare col "già visto e già sentito", pagate tanto quanto le tue citate (e non capisco perchè quasi snobbate, visto che anche i più grandi gruppi e cantanti del mondo tra i loro pezzi solgono aggiungere cover!!!)cover band...e nn solo. Esistono persone nella scena alternativa sarda che si sbattono da anni per organizzare concerti e eventi di ogni sorta! I locali ci sono...basta avere buona volontà e VOGLIA DI FARE!E sta anche al gruppo stesso proporsi e organizzare, mai aspettare di essere chiamati se non si è famosi! =)
See you!

Carburo ha detto...

Ciao, anonimo e laZeBrAaPoIs!

Beh, non essere d'accordo è il sale della discussione, quindi molto meglio così!

Ti chiedo solo una precisazione, laZeBrAaPoIs.

Quali sono le valanghe di gruppi sardi che, proponendo i loro pezzi e il loro suono, vengono pagati quanto le coverband di cui sopra?
A parte i Sikitikis, ormai quasi superstar isolane, gente che ha macinato km di palco come Balentia o Malos Cantores, reggatori da decenni come Train to roots e Ratapignata, quali sono le band che spuntano trattamenti medi simili o migliori delle coverband che più suonano nella nostra zona?

Poi, una mia precisazione.
Le cover band snobbate?
Non da chi ha un locale.
Da me? Neppure.
So quanta fatica c'è dietro una cover preparata bene, anche quanto talento si nasconda dietro una scaletta copiata dalla top ten.
E apprezzo moltissimo le cover band che propongono qualcosa di particolare o che amano riarrangiare i pezzi.

Non amo chi, invece, propina al pubblico SOLO ciò che il pubblico si aspetta, cioè la superclassificasciò della settimana precedente.
Personalmente è una scelta che apprezzo solo dal punto di vista economico, che "chi vive di musica anche del vil denaro ha bisogno".

I grandi artisti che hai citato inseriscono una o due cover nei loro concerti come omaggio ad artisti che li hanno segnati nella loro vita artistica.
Sono momenti che loro stessi sentono come se fossero pezzi loro.
Dubito che Patti Smith o i Metallica aggiungano una cover degli zeroassoluto o di max pezzali solo perché sennò il pubblico non andrebbe a vederli e il gestore del locale non gli darebbe quei fottuti 400 euro!

Saluti!